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Come regolare il gas per le saldatrici a filo continuo

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Come regolare il gas per le saldatrici a filo continuo

23 gen, 2019

I gas di protezione per MIG/MAG

 

I gas di protezione impediscono il contatto tra il bagno di fusione e l’atmosfera e influiscono sul risultato della saldatura. Sapere scegliere il giusto gas e regolarlo correttamente permette di avere risultati desiderati. Per un approfondimento ti consigliamo di leggere l'articolo "Consigli per la regolazione della saldatrice a filo".

Le proprietà fisiche del gas sono determinanti per il grado di penetrazione della saldatura, il trasferimento del metallo, la velocità di saldatura, l’accensione dell’arco. La composizione dei gas influisce sulle caratteristiche meccaniche del deposito e sulla geometria del cordone.

Le saldatrici sinergiche sicuramente aiutano nelle impostazioni grazie ai programmi preinstallati, tuttavia è necessario sapere quale gas utilizzare in base al materiale, allo spessore, alla tecnica usata (MIG/MAG).

 

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A ognuno il suo

 

Ogni tipo di materiale ha bisogno di uno specifico gas o miscela per poter essere saldato con successo.

Uno degli aspetti indipendenti dal tipo di materiale però è la portata del gas. La regola di base dice che il gas deve essere erogato in funzione del diametro dell’ugello. Per ogni  millimetro di diametro, un litro di gas al minuto.

La portata giusta per un ugello di 10 mm, per esempio, è di 10 litri al minuto. Eventualmente si può aumentare un poco la portata se si temono correnti d’aria che potrebbero interrompere il flusso di gas di protezione.

 

Attivo o inerte? Dipende

 

Nella saldatura Mig, il gas di protezione è inerte. Si tratta di Elio o Argon o di miscele con questi due gas. L’Argon è un gas che si ricava dall’atmosfera, mentre l’Elio si trova nel sottosuolo ed è quindi di più difficile estrazione e più costoso.

Nella saldatura MAG, la componente attiva del gas è data dall’anidride carbonica o dall’ossigeno.

L'utilizzo di Argon nella tecnica MAG permette di avere un arco stabile e un innesco facile. Ha una bassa conduttività termica per cui la parte centrale dell’arco mantiene una temperatura elevata. Di conseguenza, le gocce sono più fluide.

L’Elio consente una maggior penetrazione a fronte di una stabilità dell’arco inferiore. Per queste caratteristiche, l’Elio è indicato con i grossi spessori e con materiali ad alta conducibilità. È molto volatile essendo più leggero dell’aria e quindi non rimane a lungo sul bagno di fusione.

Tra i gas attivi, l’Anidride Carbonica è il più comune, grazie alla sua diffusione. La presenza di questo gas in saldatura può causare spruzzi eccessivi e instabilità dell’arco. Per avere un buon controllo, è opportuno mantenere l’arco corto. La penetrazione della saldatura è buona.

Oltre ai gas puri, esistono miscele con diverse combinazioni dei singoli gas, in cui la compresenza di gas inerti e attivi serve a migliorare la stabilità dell’arco.

 

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I gas giusti per l’acciaio

 

Per saldare l’acciaio al carbonio, o acciaio dolce, si usa la tecnica MAG e come gas di protezione una miscela 80% Argon e 20% di Anidride Carbonica, per favorire la penetrazione.

Se lo spessore del materiale di base è medio o basso, si può essere più liberi nella scelta del gas di protezione. In questo caso vanno bene miscele 90% Argon 10% Anidride Carbonica o 92/8, non essendoci necessità di penetrare a fondo.  Infatti, riducendo la quantità di gas attivo, penetro meno, ma la saldatura è più estetica, con meno spruzzi e meno sporcizia.

Nel caso di spessori più importanti invece, la scelta della miscela 80/20 è quasi obbligata per riuscire a eseguire il giunto.

Per l’acciaio inox, invece, esiste una bombola dedicata che è composta con una miscela al 98% di Argon e 2% CO2, che può essere utilizzata sia con corrente pulsata che continua.

 

Alluminio e le sue leghe

 

L’alluminio, il rame e le loro leghe hanno caratteristiche particolari che rendono necessario utilizzare corrente continua o pulsata in modalità MIG.

Il gas tipico della tecnica MIG è l’Argon puro. Questo aiuta a portare a temperatura il pezzo da saldare, perché è un ottimo conduttore di calore. Sono utilizzate anche bombole con miscele di Argon ed Elio, in proporzione 95/5 che scaldano ancora meglio il materiale di base.

La scelta dipende dalle esigenza del cliente: per spessori sottili anche un 100% argon va bene, per spessori più grossi la miscela è la scelta più appropriata.

 

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E la qualità?

 

Anche per quanto riguarda il gas delle saldatrici a filo, la qualità è un elemento importante.

Accade che il gas nella bombola contenga delle scorie che influiscono sul risultato della saldatura, in termini di pulizia, colore, resa.

Questo può dipendere anche dalla manutenzione delle bombole. Prima di ricaricarle, infatti, andrebbero sempre pulite in modo da eliminare ogni residuo.

Anche il tempo di stoccaggio può avere delle ripercussioni sul risultato della saldatura. Infatti, quando una bombola che contiene una miscela di gas sta ferma a lungo, i gas contenuti all’interno tendono a separarsi. In saldatura questo comporta cordoni neri e sporchi.

Una semplice soluzione è fare rotolare per terra la bombola prima di sostituirla, in modo che i gas all’interno si miscelino.

Per saldare scegliere gli strumenti giusti è determinante, ma la mano e l’esperienza sono elementi insostituibili.

 

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Scritto da

Roberto Consoli
Roberto Consoli

Tecnico applicativo e dimostratore presso il Gruppo Arroweld Italia

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