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Saldature: quali sono le norme UNI di riferimento

Saldatura, Normative, Arroweld

Saldature: quali sono le norme UNI di riferimento

29 apr, 2019

Norme UNI, prescrizioni tecniche


Il processo di saldatura e gli operatori addetti sono soggetti a molteplici norme, che
sono volte a garantire la sicurezza dei lavoratori, la qualità del processo stesso e del
prodotto, ma anche a stabilire i mezzi e le tecniche corrette in relazione alla
destinazione d’uso.

 

UNI: norme tecniche

Le norme UNI, Ente nazionale italiano di unificazione, investono settori industriali,
commerciali, del terziario e prescrivono semplicemente "come fare bene le cose,
garantendo sicurezza, rispetto per l'ambiente e prestazioni certe” (fonte: sito
www.uni.com).

La sigla UNI contraddistingue le norme nazionali italiane elaborate direttamente dalle
Commissioni UNI. Quando si accompagna alla sigla EN, indica disposizioni che
uniformano i riferimento tecnici in tutta Europa, recepite anche in Italia. L’acronimo
ISO, invece, individua le norme elaborate dall’International Organization for
Standardization, applicabili in tutto il mondo.

Di norme UNI, che si riferiscono al mondo della saldatura nel suo complesso, ce ne
sono moltissime.

 

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Le principali norme sui processi di saldatura

 


La norma europea armonizzata UNI EN 1090 si occupa di certificare un prodotto che potrebbe essere eseguito con processo di saldatura tra cui anche “Strutture in acciaio e di alluminio saldate e non”.
Le aziende che realizzano saldature, che abbiano funzione strutturale o parti di esse, devono svolgere queste attività nel rispetto dei dettami delle norme della serie UNI EN ISO 3834, qualora fosse necessario certificare il sistema di realizzazione con tecnica di saldatura e dovessero montare in cantiere un prodotto saldato.

Quest’ultima è una norma di processo e trasversale perché, indipendentemente dal
manufatto e dal settore, specifica i requisiti di qualità del processo produttivo tramite
saldatura, per assicurare la buona realizzazione in termini di qualità del prodotto.

La UNI 1090 prevede molti diversi rimandi normativi, perché affronta in generale il
tema dei componenti metallici, in acciaio e alluminio, per uso strutturale, i requisiti
per la valutazione di conformità in riferimento alle caratteristiche del prodotto e alle
caratteristiche del progetto, anche per i kit immessi sul mercato come prodotti da
costruzione.

In particolare, cita:


➔ la certificazione del saldatore, riferimento UNI EN ISO 9606-x;
la certificazione dell’operatore di saldatura UNI EN ISO 14732
la certificazione del processo di saldatura secondo UNI EN ISO 15614-x;
la nomina di un Welding Coordinator, adeguatamente formato in accordo con
UNI
EN ISO 14731;
la capacità di rispettare i requisiti di qualità previsti dalla norma UNI EN ISO
3834.

Inoltre, per le officine che operano nel settore delle strutture e desiderano ottenere la
certificazione UNI 1090 sarebbe importante dimostrare la tracciabilità e
rintracciabilità del manufatto attraverso la ISO 9001; qualora non ci fosse è
importante ricostruire tutta la catena che dimostri la conformità alla ISO 9001,
standard internazionale relativo alla gestione della Qualità.

 

La norma per i saldatori: UNI EN ISO 9606-x

 

La qualificazione del saldatore è volta a misurare la sua capacità nel manipolare
torcia, elettrodo o cannello, a prescindere dal tipo di prodotto.
La norma UNI 9606-x fornisce quindi le indicazioni tecniche per le prove di qualifica del saldatore.

La qualificazione è basata su alcune variabili essenziali che tengono conto di:

processo di saldatura
● tipo di prodotto, tubo o lamiera
● tipo di giunto, giunti testa a testa o ad angolo
materiale d’apporto, che viene classificato in funzione del tipo di acciaio da
saldare
dimensioni, specifica il campo di validità degli spessori di deposito del materiale
e del diametro del tubo
posizione della saldatura (PA, PB, PJ…)
dettagli della saldatura (con/senza materiale d’apporto, con gas protettivo…).

Il tempo di validità della certificazione del saldatore secondo la 9606-x è
recentemente aumentato a 3 anni. La complessità di questa norma dimostra quanto sia necessaria un’analisi preventiva sulle attività da qualificare, nonché una preparazione specifica del saldatore.

 

Il processo secondo la UNI 15614-x

 

La necessità di normare le procedure di saldatura è determinata dalla criticità di
questi processi e dalla rilevanza dell’ambito di utilizzo.

Per verificare che un processo di saldatura, eseguito con una certa tecnica, determinati parametri (di spessore, corrente, posizione…) e un tipo di materiale, produca un giunto che rispetti i requisiti di qualità, vengono svolte delle prove di laboratoriodistruttive e non distruttive. Sui controlli non distruttivi sulle saldature leggi anche l'articolo "Cosa sono i controlli non distruttivi sulle saldature".

Secondo le normative europee, la qualifica del processo inizia proprio con la redazione di un documento, Preliminary Welding Procedure Specification (PWPS), in cui vengono indicati tutti i dati relativi alla saldatura, in base al quale verrà eseguito il
saggio.

Il documento ufficiale, che deve essere emesso da un organismo di certificazione si
chiama invece WPQR, Welding Procedure Qualification Record. Indica i campi di
validità entro i quali l’azienda è qualificata, i parametri tecnici di saldatura su cui è
stato eseguito il tallone di prova e il riassunto delle prove eseguite.

 

Altre norme che riguardano la saldatura

 

La norma UNI EN ISO 4063 elenca e codifica i processi di saldatura per facilitare
l’informatizzazione e lo scambio di informazioni univoche sui documenti di lavoro, i
disegni, le specifiche dei processi.


In generale, la UNI EN 1011 “Saldatura - raccomandazioni per la saldatura dei
materiali metallici” fornisce una guida per la saldatura tramite fusione dei materiali
metallici.


A livello operativo, la saldatura e le tipologie di preparazione dei giunti sono
regolamentate dalla serie di norme UNI EN ISO 9692. In funzione della tecnica di
saldatura, dello spessore, della forma del giunto e della resistenza, vengono fornite le
specifiche per la preparazione ottimale dei lembi.

Mentre l’elenco dei difetti nelle saldature, con le relative caratteristiche si trova nella norma UNI EN 6520-1.

Questo è un elenco parziale perché l’argomento è così vasto e rilevante, che il numero di norme cui riferirsi è in realtà molto elevato. Ma è vero anche che tutte queste
prescrizioni sono legate da un unico filo conduttore, volto a garantire semplicemente la qualità durante tutte le fasi di lavorazione.

Non meno importante è la definizione della classe della difettologia da rispettare in ambito saldatura dettata dalla Norma UNI EN 5817.

 

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Scritto da

Sergio Muzzo
Sergio Muzzo

Tecnico commerciale e Welding Inspector TWI CSWIP NR.00000708354, operatore qualificato RINA 2 livello CND, VT, PT, RT, MT e Ispettore RINA per qualifiche di saldatore UNI EN ISO 9606 e 15614

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